Quando si parla di polizze sulla vita, o assicurazione vita, si intendono quei contratti assicurativi che hanno lo scopo di proteggere sé stessi o persone care da particolari eventi che in qualche modo potrebbero alterare più o meno drasticamente la stabilità finanziaria della famiglia, come morte prematura, malattia grave, invalidità.
Esistono varie tipologie di polizze vita. In effetti, queste possono presentare caratteristiche differenti in base, ad esempio, alla tipologia di copertura prescelta (parziale o completa su morte, invalidità e malattia), alla durata, al tipo di versamento del premio assicurativo e al capitale da assicurare. Talvolta, si possono creare delle condizioni per cui le polizze vita diventino dormienti.
Di cosa si tratta?
Le polizze vita sono scelte dagli stessi contraenti ma, come abbiamo detto, i contraenti non sempre sono i soli beneficiari. Potrebbe capitare che una persona che può beneficiarne non ne sia a conoscenza. In questo caso, potrebbe essere, quindi, probabile che involontariamente non reclami mai la quota a lui spettante. E’ proprio in questa condizione che si parla di polizze vita dormienti.
Un altro motivo per cui potrebbe non venir richiesto il premio assicurativo spettante è che la compagnia assicurativa risulti all’oscuro del decesso dell’assicurato. In altre parole, le polizze vita dormienti sono assicurazioni vita per cui si sono verificati uno o più fatti coperti dalla polizza stessa, portando alla maturazione di un premio che, tuttavia, non viene riscosso dal beneficiario.
E’ possibile recuperare i premi non riscossi?
La domanda che sorge spontanea dopo aver acquisito le informazioni riportate nei paragrafi precedenti è la seguente: è in qualche modo possibile recuperare i premi finora non riscossi? Infatti, potrebbe accadere che il beneficiario venga a conoscenza, anche dopo anni, del suo diritto ad ottenere il premio assicurativo. Ebbene, in alcuni casi, si. Vediamoli più nel dettaglio.
- se il capitale relativo alla polizza vita è giacente presso la compagnia assicurativa e viene richiesto entro i dieci anni dal decesso dell’assicurato, si ha diritto di rivendicarlo
- passati i dieci anni, avviene la prescrizione e si perde il diritto di rivendicare il premio spettante
In altre parole, il beneficiario a cui spetta un premio assicurativo a seguito dell’avvenimento di un fatto coperto dall’assicurazione vita, può rivendicarlo entro i 10 anni dall’accadimento, pena la caduta in prescrizione. La durata fissata in 10 anni è valevole per gli eventi a partire da fine anno 2010. Precedentemente, era fissata a soli due anni.
Nel caso in cui non si sia a conoscenza della stipulazione di una polizza sulla vita da parte di familiari, potrebbe essere utile parlarne, se se ne ha la possibilità, per avere maggiori informazioni. Questo potrebbe evitare spiacevoli inconvenienti futuri, come la caduta in prescrizione e la conseguente non riscossione del premio assicurativo. In alternativa, per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi alla compagnia assicurativa di pertinenza.